Polo Regionale di Sicilia

· Traduzione di Maria Attardo Magrini

· Picasso, come uomo e come artista, si è sempre trovato, dall’inizio del secolo XX, al centro della vita artistica e spirituale della nostra epoca; è diventato il prisma, la lente di questa vita, che capta tutta la luce e, dopo che è passata attraverso di lui, la rifrange polarizzata in tutti gli angoli del nostro mondo. Eppure quest’uomo, con la sua visione universale e la sua posizione al centro di tutto, è sempre stato circondato da una profonda solitudine: la solitudine della sua Spagna natale. Questa solitudine sciolta da ogni legame sta alla base della sua indipendenza; è la ragione per cui la pittura, come la scultura, l’incisione e la ceramica, è e resta per lui un’avventura che ignora sistemi e routine. Nell’opera di Picasso non vi è uno sviluppo né una successione storica, ma piuttosto una trasformazione, un costante e spontaneo ringiovanimento… I fatti e gli avvenimenti, anche quelli del tutto casuali si ordinano nell’opera d’arte, diventano invenzioni che portano alla scoperta della verità… Picasso si inserisce nella serie dei grandi artisti che affermano il predomino della verità sull’estetica. Della bellezza egli ha un concetto negativo; si rende conto che il concetto del bello è mutevole, e ciò che noi riteniamo bellezza è solo un mezzo, un risultato della nostra concezione del mondo…

· Picasso

· [BNI] 653762

· [Artista (Pittore, ecc.)] Picasso, Pablo

· [Traduttore] Attardo Magrini, Maria

· [Autore del dialogo] Jaffe, Hans L.

· Picasso, Pablo

· 759.6 (17.) PITTURA SPAGNOLA