Polo Regionale di Sicilia

· Il Pignatti ci offre un disegno dell’opera di Giorgione cercando soprattutto di stringere in un discorso unitario il tessuto poco connesso delle pochissime opere sicure… La Madonna di Castelfranco, opera prima: che significato poteva prendere nel Veneto la inedita composizione triangolare, largamente pausata nel disegno, per far trionfare su tutto il canto del colore? Che ragione trovare poi per spiegarci come la Madonna e i due Santi, deposte le aureole, si atteggino d’un tratto borghesemente: il San Giorgio ad azzimato guerriero, Francesco a buon frate predicatore, e la Madonna a melanconica pastorella d’Arcadia? Anche la tunica rossa della tradizione si è fatta di un verde pastoso, e il manto turchino ha preso il colore rosso caldo e fiammante, per staccare sui variegati tappeti, intonati in verde oro e turchino… Siamo in un punto di crisi e l’artista ne è oscuramente cosciente. Vi è la necessità di superare il dualismo della visione pittorica, che minaccia di infrangere l’unità del suo linguaggio. Ed ecco che cerca la soluzione per rialzare il punto di vista, con l’artificio del gradinetto sul pavimento, come per portare le figure fin quasi sul primo piano…

· [BNI] 1955 5970

· [Autore] Giorgione

· [Curatore] Pignatti, Terisio

· Giorgione

· 759.5 (21.) PITTURA. ITALIA