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Sommario,abstract
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Camillo Cessi (1876-1939) fu filologo e storico, docente universitario di Letteratura greca, saggista. Nato a Rovigo, morto a Milano. [Fonti: https://poloubo.sebina.it/sebina ; G.M.]. - Nacque a Rovigo da Riccardo e Clementina Moretti il 23 luglio 1876, in una famiglia "umanistica" donde insieme con lui dovevano emergere, fra i numerosi suoi fratelli, gli storici Benvenuto e Roberto. Dal padre, pittore, decoratore ed affrescatore di numerose chiese polesane, il C. derivò, con la fede cattolica, sempre fervidamente e scopertamente professata, l'amore per l'antico e la "piccola patria". I suoi insegnanti delle scuole medie e gli accademici dei Concordi coltivarono questa sua quasi nativa inclinazione allo studio rivendicativo degli umanisti della sua terra, che aveva fama di Beozia veneta e che nelle sue prime scritture, segnatamente in quelle dedicate a Celio Rodigino, il C. provvide a richiamare da un'immeritata dimenticanza. Con questo bagaglio umanistico gli fu agevole, quasi naturale e obbligato, il passaggio alla facoltà di lettere dell'università padovana. In questo ateneo, tuttavia, non lo attrassero i maggiori maestri e la nuova problematica di cui più si appassionavano i suoi coetanei: non agirono, quindi, su di lui né il magisterio dell'Ardigò né le dottrine economico-socialistiche del Loria, e nemmeno gli studi storici, entrati per la verità alquanto in crisi con la scomparsa del De Leva; ma, e pressoché unicamente, gli studi filologici del modesto grammatico Ferdinando Gnesotto e dell'ellenista carducciano Giovanni Setti, che il C. riverì suo maestro ancora nel dedicargli la memoria su La critica letteraria di Callimaco (Firenze 1907),(...) [Fonti: https://www.treccani.it/enciclopedia/camillo-cessi_(Dizionario-Biografico) ; G.M. (correz. ortogr.) ; continua in "Abstract di Polo"].
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