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Sommario,abstract
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In una strada deserta, viene aggredita una ragazza, drogata col cloroformio e poi rilasciata illesa; ciò si ripete dopo qualche giorno, e la malcapitata è la nipote di Enzo, il proprietario della trattoria di Vigata prediletta da Montalbano. Un terzo sequestro, questa volta cruento ma non fatale, avviene poco dopo. Nel frattempo un incendio doloso distrugge il negozio di Marcello Di Carlo e lui è scomparso. Montalbano interrogando il suo miglior amico, Giorgio Bonfiglio, un dongiovanni molto più grande di lui più un padre che un fratello, riesce a sapere solo che Di Carlo era appena rientrato da Lanzarote innamorato pazzo ma non sa né il nome della ragazza né altro di utile. Il commissario indaga e riesce gradualmente a tirarne fuori un senso, agendo fuori da schemi ed esaminando possibili moventi: giochi di scambio e messinscene di una recitazione truccata. Comprende che gli vengono offerte strade senza mete e procede secondo sue intuizioni e per vie traverse. "Quando tutto è sul punto di rivelarsi, un gelo senz'aria scende sul romanzo, sul raccapriccio. E intanto il lettore ha imparato a entrare, insieme a Montalbano, in una «camera della morte», e a tenersi rasente i muri per rendersi impercettibile e non turbare, con la sua presenza, la rannicchiata solitudine del commissario intento ad ascoltare ciò che quel luogo, debitamente interrogato, ha da raccontargli."
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